domenica 4 marzo 2012

DI GIROLAMO: NO A PASTICCI PER SALVARE GLI ATTUALI EQUILIBRI POLITICI


SI AD UN GOVERNO SUL MODELLO MONTI, CON UN PROGRAMMA SERIO E SCELTE CORAGGIOSE E TRASPARENTI. BASTA CON I BIZANTINISMI LINGUISTICI PER NON SCONTENTARE NESSUNO. BASTA SOPRATTUTTO A NUOVI SALASSI CON 30.000 MULTE E ALLA MANNAIA DELL'IMU PER COPRIRE SPRECHI E CLIENTELISMI

La colpa è sempre del Governo, che il Presidente si chiami Berlusconi o Monti non importa, mai un esame di coscienza che ammette le follie degli ultimi dieci anni, gli sprechi, i milioni di euro gettati al vento per iniziative assurde o per favorire chientelismi non più accettabili. Ed anche gli ultimi due anni la giunta Di Girolamo non ha scherzato: ha continuato ad assumere dipendenti quando Monti sostiene che una pubblica amministrazione debba essere magra ed efficiente, ha continuato a produrre perdite con le farmacie comunali, sta facendo cassa con 30.000 multe, in gran parte a carico degli operai che vanno nell'area industriale Polymer, invece di riassumere servizi che l'USI fa costare troppo... Che dire poi dei 5 milioni di euro in cinque anni agli amici del CAOS o delle condizioni in cui versa il SII o l'ASM che dovrebbero produrre utili rilevanti e non perdite. Sull'ATC Parcheggi l'amministrazione subisce le prepotenze di Sbarzella che vuol fare soldi vendendosi ricchezza dei ternani, cioè i futuri introiti delle strisce blu.
Di Girolamo continua nelle scelte del suo predecessore per timore di smentirlo?
Ciò che fa male è soprattutto vedere Terni che perde ogni giorno pezzi in una logica regionale in cui vige la legge del più forte con il PD ternano debolissimo e succube delle logiche della politica perugina. Dall'Università alla Sanità, dall'accentramento su Perugia della gestione dei Trasporti, dalle manifestazioni culturali di rilievo che, va detto, per colpa di chi era a Palazzo Spada, vede Terni orfana di tutto. C'è rimasto un Cioccolentino da pezze al sedere gestito peraltro da Guarducci, niente Umbria Jazz, niente S.Valentino, fallito Pier Matteo d'Amelia, niente di niente.
Di Girolamo oggi parla di rilancio della sua esperienza fin ora evidentemente traballante. Si tratta di una cosa seria o di manovre diversive per salvarsi la poltrona, e permettere a questa contraddittoria e litigiosa maggioranza di arrivare a fine consiliatura nel tentativo titanico di salvare una debolissima esperienza politica?
E' noto che è stato votato dal 38% dei ternani e che quel 40% di non votanti, in gran parte di sinistra, pesa come un macigno sul futuro di questa maggioranza. Ciò che accade in Regione poi, fra arrestati ed inquisiti fa tremare i polsi e dovrebbe far riflettere soprattutto l'ala radicale e conservatrice che ha come unico obiettivo quello di mantenere stretto il potere a favore di una ristrettissima cerchia di amici rispetto alla parte moderata e realmente riformatrice che chiede aperture serie ed un forte rinnovamento dell'azione di governo. A Perugia ma anche a Terni.
Cosa farà Di Girolamo? Pensa di fare il prestigiatore subendo i diktat di Giovannetti che ha recentemente ribadito la politica della doppia verità, a Roma aperture vere e responsabili alla Monti, in Umbria blindature totale? Oppure dimostrerà di essere a tutti gli effetti Sindaco con la S maiuscola?
L'UDC, a differenza di altri partiti che avrebbero dovuto fare opposizione non ha mai fatto né intende fare sconti di sorta nell'interesse primario della città. Se ci sono aperture serie sulle idee e sui programmi risponderemo responsabilmente ma non permetteremo a nessuno di salvare l'anima a buon mercato, Di Girolamo sbaglierebbe di grosso se pensa di illudere, come il suo predecessore, una comunità che da troppo tempo vuole veramente cambiare passo, gettando veramente il cuore e la testa oltre l'ostacolo affrontando il futuro con la determinazione di chi vuol creare veramente un nuovo modello città.