domenica 23 giugno 2013

[TASSA TEVERE-NERA] GIANLUCA PIERGILI: I CITTADINI DELLA PROVINCIA DI TERNI ANCORA VESSATI DAI CONSORZI

TASSA TEVERE-NERA:
CITTADINI DELLA PROVINCIA DI TERNI CONTINUANO AD ESSERE VESSATI DAI CONSORZI CON UNA VERA E PROPRIA PATRIMONIALE NEL SILENZIO TOTALE DELLE ISTITUZIONI LOCALI

CITTADINI, COMMERCIANTI, IMPRESE SI UNISCANO, ANCHE CON AZIONI ECLATANTI, PER SVEGLIARE LE ISTITUZIONI DAL LORO TORPORE

ALLE PROSSIME ELEZIONI CONSORTILI FUORI I VOLTAGABBANA DALLE LISTE


Dopo tredici anni di battaglie nulla è cambiato. Terni, anche su questo tema, rimane per la Regione dell'Umbria una Provincia di serie B.
I cittadini hanno manifestato, protestato, adito alle commissioni tributarie, ma nulla è cambiato e i ternani continuano - e senza azioni eclatanti, continueranno - a pagare senza averna un beneficio diretto per oltre il 90% di loro.
La politica regionale sulla Tevere-Nera ha fatto un'operazione gattopardesca, cambiare tutto per non cambiare nulla.
La Giunta Regionale ha lasciato intatte le prerogative impositive dei Consorzi di bonifica, in barba il principio fondamentale di parità di trattamento tra i cittadini umbri.
Le imprese già tartassate dalla fiscalità generale, quelle dell'Umbria meridionale si trovano anche la gabella di migliaia di euro derivante dalla tassa Tevere-Nera.
Tutto questo avviene con la scandalosa complicità delle Istituzioni locali primi fra tutti i Sindaci.
Il Sindaco di Terni, aveva degli ordini del giorno approvati all'unanimità, diretti a delegarlo a portare avanti la battaglia con la Regione dell'Umbria per eliminare la tassa. Il risultato? Nulla di nulla. Solo complice e interessato silenzio insieme a tutti gli altri sindaci.
Nelle prossime elezioni per il rinnovo dei Consigli dei Consorzi di Bonifica deve passare un principio di fondo: fuori i voltagabbana opportunisti dalle liste che rappresenteranno le legittime prerogative dei cittadini.

Terni, 21 giugno 2013.

Gianluca Piergili
Presidente UDC Umbria

[COOPERATIVE SOCIALI] GIANLUCA PIERGILI: SI APRA UNA STAGIONE DI CHIAREZZA

COOPERATIVE SOCIALI: SI APRA UNA STAGIONE DI CHIAREZZA
La tutela dei servizi al cittadino alla base dell'azione amministrativa
Basta con le contaminazioni politico-economiche
Il Sindaco garantisca la legalità e l'efficienza del servizio nell'interesse della città.
Il direttore generale Ausl Fratini faccia chiarezza su quanto si sta evidenziando.
Si tutelino lavoratori, cittadini e libera concorrenza


Dalla conferenza stampa dei soci della cooperativa Aidas emergerebbero aspetti inquietanti sulla gestione degli appalti e dei relativi controlli nel settore socio-sanitario.
Secondo l'Aidas operatori sociali che agiscono in regime di appalto pubblico avrebbero posto in essere gravi irregolarità nella gestione del bando precedente, attualmente in regime di prorogatio nell'attesa dell'assegnazione del nuovo. Dalla verifica dei dati forniti dalla Ausl di Terni si evincerebbero delle incongruenze nella gestione del monte ore nei servizi di assistenza che avrebbero procurato ad Aidas un danno di diversi milioni di euro.
Vorremmo capire le ragioni obiettive per le quali la Ausl4 non ha ancora autorizzato l'apertura di una struttura come quella di Collerolletta a servizio del territorio.
Forse la concorrenza da fastidio a qualche potentato politico-economico?
Ci sono disegni politici diretti a togliere dal mercato un concorrente scomodo?
Da forza politica che vede nella legalità e nella trasparenza la base dell'agire della pubblica amministrazione, chiediamo, quindi, chiarezza.
Si attivi un sistema di controllo rigoroso da parte di tutti i soggetti competenti nei confronti di tutte le cooperative che operano in regime di appalto con la pubblica amministrazione.
Proponiamo che si costituisca in tempi rapidissimi un tavolo di confronto tra Ausl4, Comune e Operatori sociali per districare in termini di chiarezza e legalità un tema dirompente come questo dei servizi socio-sanitari.

Terni, 19 giugno 2013.

Gianluca Piergili
Presidente UDC Umbria

mercoledì 5 giugno 2013

GRAVISSIMO L'ATTACCO AI LAVORATORI E AL SINDACO



Non siamo fra coloro che applaudono a piè sospinto quanto questa Giunta sta facendo. Tutt'altro. Siamo sempre più convinti che sia inadeguata alla situazione drammatica che sta vivendo la città. Ma fare un'opposizione seria, ferma e propositiva significa avere ben chiari i problemi che stanno minando il futuro della nostra comunità per difenderla con coerenza e determinazione.
E' per questo che su quanto accaduto stamane non ci iscriviamo al partito degli uni o degli altri che, a prescindere, difendono chi lancia sassi o bottigliette o i Dirigenti della Questura assenti che, dopo aver chiamato rinforzi antisommossa da Firenze, si sono ben guardati dall'assumersi la responsabilità di gestire in prima persona quella situazione, facendola scioccamente trascendere.
Siamo convinti che in questa Repubblica sia ancora un diritto manifestare pacificamente il proprio disagio e richiamare l'attenzione del Governo sul problema delle acciaierie, perché i mesi trascorrono inutilmente mentre la potenzialità del sito di Terni sta perdendo mercato e prospettive.
Se una critica va fatta è viceversa sull'arrendevolezza che c'è stata nei casi Università e Sanità, con i risultati che vediamo.
Occorre quindi accanto ad un altissimo senso di responsabilità un'azione forte e decisa nel difendere Terni ed il suo futuro, coordinando sempre fra Questura e Palazzo Spada qualsiasi situazione che possa degenerare.
E' per questo che chiunque ha dato ordine di caricare i lavoratori e manganellare il sindaco non ha dimostrato professionalità e deve risponderne, perché giudicare Di Girolamo un pericoloso rivoluzionario è una contraddizione in termini.
Attendiamo quindi risposte serie dal Governo e non i soliti scaricabarile. Il Questore non può dire che non conoscesse il sindaco, né coloro che hanno dato ordine di caricare.
La situazione dell'AST è difficilissima e tutti sono chiamati a dare il proprio contributo con professionalità e sensibilità. Se fin d'ora ci si lascia prendere dalla leggerezza, cosa accadrà mai quando, Dio non voglia, saremo tutti costretti a manifestare in modo ancor più forte e deciso?

Terni, 5 giugno 2013.

La Segreteria Provinciale dell'Unione di Centro