giovedì 15 settembre 2011

NON FACCIAMOCI SCIPPARE IL FUTURO!!! LUNEDI 19 SETTEMBRE, DIFENDIAMO TERNI. OCCUPIAMO PALAZZO SPADA!!! Diciamo BASTA allo strapotere di Perugia.


Lunedi 19 settembre, dalle ore 18.00, occupiamo la sala del Consiglio Comunale di Terni a Palazzo Spada. Non facciamoci scippare il Futuro, non facciamoci scippare l'Università e la Sanità. Diciamo basta allo strapotere di Perugia, difendiamo TERNI!!! E' una delle nostre ultime possibilità ma insieme ce la possiamo fare.

lunedì 12 settembre 2011

(GOVERNO) BUTTIGLIONE: BERLUSCONI VIA E NON CI SARANNO VENDETTE


(ANSA) - Roma, 12 Settembre: "Il Pdl mi ricorda i socialdemocratici tedeschi del 1918: volevano fare la rivoluzione ma volevano il permesso dell'Imperatore. Non si fa la rivoluzione con il permesso dell'Imperatore, si va dall'Imperatore e gli si dice: 'Maestà, c'è la rivoluzione, deve andare via". Il Presidente dell'UdC Rocco Buttiglione, intervenuto a '24 Mattino' su Radio 24 rivolge questo invito ai politici di centro-destra per convincerli a spingere il premier Berlusconi a fare un passo indietro e dimettersi.
"In una situazione così una persona che ama l'Italia si dimette e dice 'scegliamo insieme una persona e un governo nuovo, fortissimo, in cui tutti siano coinvolti'. Berlusconi non ha in Europa il credito necessario e non è in grado neppure di tenere unita la sua coalizione. Anche la manovra è stata una pantomima. Siamo, e mi fa fatica dirlo, tecnicamente in fallimento. La situazione del Paese è tale che o convinciamo l'Europa ad appoggiarci seriamente e facciamo scendere il livello dei tassi di interesse sul nostro debito, o non avremo i soldi per pagare gli impiegati dello Stato e le pensioni".
Sulla credibilità dell'Italia pesano anche le nuove intercettazioni, secondo Buttiglione: "E' incivile - ha detto - che si intercetti una persona nelle sue conversazioni private e che queste parole, che non hanno risvolto criminale, vengano date ai giornali. Ma il quadro che emerge è devastante. Non so se siano vere le intercettazioni sulla Merkel. Spero di no, ma se fosse vero e se in questo momento venisse fuori che il capo del Governo italiani si esprime in modo sprezzante e volgare sulla Merkel, come fa uno in una condizione così a giudare il Governo? Non si rende conto che danneggia drammaticamente l'Italia?".
Buttiglione ha rilanciato l'idea di un salvacondotto giudiziario per il premier, in cambio di sue dimissioni: "E' lecito il dubbio che in questo momento il capo del Governo si ostini nella sua posizione anche per la paura riguardo al futuro - ha detto. Noi dobbiamo togliergli la paura: non ci saranno vendette, non andrà al governo una maggioranza che vuole la morte di Berlusconi. Lui è un ostacolo che ci impedisce di affrontare la difficoltà". "Togliamo questo ostacolo, non vogliamo distruggerlo, vogliamo salvare l'Italia. Non siamo alla fine del fascismo, siamo a un normale cambio di Governo".

domenica 11 settembre 2011

(CHIANCIANO/FESTA NAZIONALE) CESA: "BERLUSCONI SI DIMETTA, NON MERITIAMO UN PREMIER COSI'"


"Noi abbiamo il dramma di un premier che mentre il suo Paese affonda passa le giornate con i suoi avvocati a pensare alle sue questioni. Noi abbiamo il dramma di un presidente del Consiglio che per anni è andato in giro vantandosi di aver fatto dell'Italia una grande potenza, grazie al fatto che lui era l'unico politico della storia italiana che poteva dare del tu ai grandi del mondo, a Bush, a Putin. E adesso invece ci tocca scoprire che passava le sue giornate a darsi del tu al telefono con squallidi personaggi. Non meritiamo tutto questo. Basta, basta, basta!". E' con queste parole che, nell'intervento di chiusura della nostra Festa di Chianciano Terme, il segretario Lorenzo Cesa, torna a chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e concordare insieme a Pdl e Pd un patto di fine legislatura per un nuovo governo di unità nazionale.
"Berlusconi si comporti da uomo politico e ancora prima da italiano responsabile. Si dimetta e un minuto dopo guidi il suo partito a dare una mano a far nascere un nuovo governo di unità nazionale per risollevare le sorti dell'Italia. Ci restituisca questo Paese come gli italiani gliel'avevano consegnato". Lorenzo Cesa ha sottolineato che "in Spagna è bastato che Zapatero dicesse 'tolgo il disturbo' per restituire un pò di speranza al suo Paese. Cosa succederebbe se Berlusconi domani dicesse 'mi faccio da parte'? Che reazione pensate che avrebbero i mercati? Io scommetto che non si straccerebbero le vesti. Anzi".
"E allora cambiamo e speriamo che Berlusconi lo capisca. E' prima di tutto suo interesse farlo. Questa è l'ultima occasione che ha per dimostrare che vuole davvero dare qualcosa alla politica italiana e non solo prendere. Aiuti e spinga i suoi ad andare oltre, a costruire insieme a noi, al Terzo Polo, insieme alle forze responsabili del centrosinistra un nuovo governo di salvezza nazionale".